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LA FINE DI MARX
(Rivoluzione Intanto Passava)
romanzo di Filippo Agostini
ZONA 2014
pp. 126 - EURO 13
ISBN 978 88 6438 503 7
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Vaffanculo Marx, mi dico. E io
che scelsi proprio Marx come nome
di battaglia perché siamo nati lo stesso giorno, a centoquarant’anni esatti di distanza! Vaffanculo Marx, possibile che ogni volta rompi i coglioni con le tue menate negazioniste e straccione sull’oggi
e sul futuro? non li vedi i figli
di Sonny? non vedi Minerva abbracciata a Sollier? non vedi Sandrino che chiacchiera d’intifada con una compagna niente male?
non vedi Culodritto e Alice che sbocconcellano felici le loro gallette
di riso? E tutta questa gente, tanta, tantissima, piena di commozione
e di speranza, che manda un saluto
a Moro e uno a quel balcone dal quale un giorno Berlinguer – pacatamente, limpidamente, serenamente,
con la sua voce onesta – annunciò
a tutta Roma che in città il Pci era
il primo partito? Che c’è, caro Karl? non le vedi queste cose? non te
le ricordi? E pensa positivo per una volta, cazzo! e guarda avanti!
che dietro il vento spinge forte.
È sabato pomeriggio, a Roma: Tullio detto Marx, cinquantotto anni ben portati, e il solito gruppo di compagni si ritrovano all’ennesimo corteo
di protesta. Nessuno lo sa ma questa è l’ultima volta che lo vedranno. Perché Marx ha preso una decisione irrevocabile: se ne va. Non senza rimpianti e non senza rancori
ma con gran serenità. Lascia
a Culodritto, Sandrino, Sonny e Cher
e agli altri personaggi della sua allegra brigata affetti e passioni, affida alla voce di Giorgio Caproni
un congedo cerimonioso, a un copione meditato e ben scritto la sua libera uscita di scena, bevendo un fernet
e ascoltando vecchia musica anni Settanta, tra allegoria e realtà.
Il gustoso esordio letterario di Filippo Agostini. |
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Filippo Agostini
È nato a Roma il 5 maggio 1958
da genitori di Collevecchio Sabino, dove affondano le radici di famiglia, suo rifugio discreto quando, come diceva Hugo Pratt, "sono stanco
e voglio andare in altri luoghi e in altre storie".
Vive a Toffia, in provincia di Rieti,
in una casa piena di dischi, fumetti, film e libri.
Maestro della scuola d’infanzia
per quasi trent’anni, ha abbandonato l’insegnamento con rammarico - causa un inatteso cedimento
della colonna vertebrale -
per fare il bibliotecario. Per lui i bambini sono "il polline del mondo". Ama Andrea Pazienza, Fellini, Ungaretti, Paolo Conte e Tom Waits. Quando piove e fa freddo scrive racconti e filastrocche.
Dopo Sandro Mazzola e il triplete dell’Inter nel 2010, segue il calcio
con moderazione.
Qualche volta si addormenta mentre parla, ma dà la colpa alle medicine.
Si è accorto di avere gli occhi verdi quando ha fatto la carta d’identità: è daltonico.
E questo è il suo primo romanzo. |
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Recensioni
Filippo Agostini e il romanzo dopo la fine
del comunismo ne La fine di Marx
di Filippo La Porta
Left, 12 maggio 2015 >>>
Presentazioni
venerdi 22 maggio 2015, ore 18
NAPOLI
Libreria Ubik
via Benedetto Croce 28
con l'autore, intervengono
lo psichiatra Manlio Converti
e la sociologa
Rossana Cavallo
venerdì 15 maggio 2015, ore 18
TORINO
Circolo Arci Bazura
via Belfiore 1bis
a cura di Libreria Trebisonda
con l'autore, intervengono
l'editore Silvia Tessitore e l'insegnante
e formatrice Nuccia Maldera
nell'ambito del Salone OFF / XXVIII Salone Internazionale del Libro di Torino
venerdì 8 maggio 2015, ore 17
TORRITA TIBERINA (Roma)
Sala Consiliare del Comune
largo 16 marzo 1978 9
con l'autore, interviene la scrittrice
e promoter culturale Bruna Durante
lunedì 27 aprile 2015, ore 18
ROMA
Enoteca 313
via Cavour 313
con l'autore, intervengono lo scrittore e critico letterario Filippo La Porta e Angelo De Marco
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