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NODI
racconti di Giorgio Fava
ZONA 2010
pp. 150 - EURO 15
ISBN 978 88 6438 105 3
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"Mi ricordo perfettamente il primo uomo che ho consegnato ai tedeschi. Vennero a prelevarlo di mattina presto, appena aperta la bottega. Quando li vide avvicinarsi, quel ciccione del Gamba mollò le casse che stava scaricando in drogheria ed urlò al figlio di fuggire. Il ragazzo saltò giù dal carro e si mise a correre. Un affusolato mucchietto d'ossa alzava le ginocchia sul porfido scivoloso come se non gli pesassero. Svoltato l'angolo in un vicolo, finì contro il petto di un sottotenente solo di qualche anno più vecchio di lui".
Nodi è anzitutto una raccolta di racconti, idee, divagazioni, impressioni giunte rapide e improvvise e che per loro natura necessitano di qualcosa capace di trattenerle, di un mezzo in grado di rappresentarle. Per alcuni questo strumento può essere la fotografia e la pittura, per altri la musica, per altri ancora addirittura la politica, nel mio caso è, e sarà, la scrittura. Annoto, annoto ovunque, sui biglietti dell'autobus, sul cellulare, su quaderni e quadernetti. Sono semi che lascio germogliare e che vedo crescere assieme, tentando, per quel che posso, di renderli miei.
Nodi diviene così un insieme ragionato di storie brevi in cui si narra il presente di uomini e donne totalmente immersi nel loro tempo, e per i quali il valore della ricerca è l'unica improrogabile spinta. Quanti sono i significati di “nodo”? Legaccio, punto cruciale di svolta, concetto, elemento centrale di una rete, indurimento del legno, ricordo? La rappresentazione obbligata di un passaggio.
Solo in apparenza la Venezia degradata e consunta di Un gabbiano di terra non ha nulla a che vedere con il partigiano traditore di Fuliggine o con il giocatore improvvisato di rugby in Terza classe e l'ascetico barista di Eros. Il libro è un organo vivo che si nutre delle esperienze di coloro i quali hanno la fortuna di sfogliarlo. Procede in circolo seguendo il filo di un discorso mai concluso, simile a una chiacchierata fra amici, davanti a un buon bicchiere di vino, in cui le verità non smettono mai di fiorire.
(dalla prefazione dell'autore)
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