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Mail - non mail
poesie di Lia Rossi
ZONA 2013
pp. 100 - EURO 10
ISBN 978 88 6438 320 0
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Parola ripetuta
alla fine
ti chiedo
come fa il mare
a dilagare
doppiatore
nella sabbia e nel cielo
i colori a rovescio
fine fine ondulare
voler non essere verso
il mare
Per Roland Barthes la poesia è il significante dell'ineffabile e del sensibile, è la classe delle cose inclassificabili: questo è il paesaggio visivo che lasciano i versi di Lia Rossi,autrice che ha sempre teso alla parola "esatta", scavata nel diritto di essere breve, essenziale, lampante, libera dal dover essere interpretata, semplicemente liberata. Mail – non mail si configura come scambio tra due personaggi indistinti, che si fanno scrittore e lettore alternativamente, in una via di affermazione e negazione continua, "lo racconti o non lo racconti", mail-non mail, "lettera intera che racconta lettere infinite": è la parola che "prende parola", e "prende il mare", che via via è "baia", "altalena", "pulsante" "pavone bianco", "volo", è "l'ala arancio piuma perfetta", è "l'angelo di spalle". Il viaggio della parola di Lia Rossi è in questo reticolo di mail, tessuto in progressiva esplosione di una simulata realtà di scambio soffuso e intricato, la cui essenza è talmente pregnante da arrivare al di "là sul greto di qualsiasi fiume" , e quel che è "rivale", è il componimento raggiunto. La parola appare "gemella" a chi scrive/legge, e "abbastanza parola", tale che, come afferma Saussure, "forma e contenuti nel linguaggio siano come le due pagine dello stesso foglio, fronte e retro". |