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LE AMARE FRONDE DEI PLATANI
Il difficile vivere di un omosessuale
romanzo di Alessandro Micci
prefazione di Don Krzysztof Charamsa
ZONA Contemporanea 2017
pp. 218 -
EURO 18
ISBN 978 88 6438 613 3
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"Se sei invisibile, non esisti... Essendo invisibile non puoi avere diritti e in definitiva perdi il tuo statuto di soggetto. Non conti più né per gli altri, né per te stesso. È l'assenza imperdonabile del soggetto.
Il gay non esiste quando la società di formazione cattolica lo obbliga a non farsi vedere, cioè a non apparire davanti ai nostri occhi. “Il difficile vivere di un omosessuale” si fa vedere con molta fatica, come nel romanzo di Alessandro Micci, ambientato nell'Italia degli anni '60 e rimasto nel cassetto per cinquant'anni. [...] Il romanzo di Alessandro Micci, sensibile ai desideri e alle ricerche d’amore sia degli etero che degli omosessuali,
ci aiuta a capire come tutti siamo uguali e bisognosi
gli uni degli altri. Con realismo, segnato da empatica conoscenza dell’umano, fa crescere, attraverso le pagine, l’apparizione del soggetto omosessuale come se volesse
far sentire la tremenda fatica di esserci di un gay in mezzo
a un mondo ostile. E' la fatica di apparire di un uomo
che per natura ama un altro uomo e che, per essere felice,
non può disattendere quel “carisma” del suo essere". (dalla prefazione di Don Krzysztof Charamsa)
leggi la prefazione completa
di Don Krzysztof Charamsa >>>
"L'episodio che mi ha dato motivo di riprendere in considerazione questo racconto, che era in un cassetto da quasi sessant'anni, è quello di un povero giovane omosessuale, che mesi or sono è salito sulla terrazza dell'ex pastificio Pantanella, fuori porta Maggiore a Roma, e si è buttato di sotto. Aveva 23 anni e nessuno ne ha più parlato. Ora è come se non fosse accaduto". (dalla nota dell'autore)
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Alessandro Micci
È nato a Roma il 4 maggio 1933 da famiglia modesta ma non povera. A cinquant’anni si è trasferito a Viterbo, dove ha insegnato nella scuola media per 35 anni.
Oltre a questo romanzo, ha scritto sei commedie, oltre cento racconti e molte poesie. Ha pubblicato su quotidiani e riviste.
Ha curato e condotto per Televiterbo una rubrica sulla storia medievale della città. Nel 1984 ha vinto il Premio Bontempelli. |
il prefatore |
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Krzysztof Olaf Charamsa (Gdynia, 5 agosto 1972) è un presbitero e teologo polacco, ex segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, incarico svolto fino ai primi di ottobre del 2015. Proprio il 3 ottobre 2015, alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato di essere «un sacerdote omosessuale, con un compagno, felice e orgoglioso della propria identità». La rivelazione è stata fatta, ha detto ancora il monsignore, per «scuotere un po' la coscienza di questa mia Chiesa». A seguito di questa dichiarazione, è stato rimosso da tutti gli incarichi ecclesiastici presso la Pontificia Università Gregoriana, il Pontificio
Ateneo Regina Apostolorum e la Commissione teologica internazionale per l'incompatibilità delle sue posizioni con la Dottrina della Chiesa cattolica.
Il 17 ottobre 2015 Charamsa ha ricevuto la «prima ammonizione canonica», ovvero «la pena della sospensione [dal sacerdozio], che vieta l'esecuzione di tutti gli atti della potestà di Ordine e di indossare l'abito ecclesiastico». Oltre che di varie opere di contenuto dottrinale e teologico, è autore del libro La prima pietra. Io, prete gay, e la mia ribellione all'ipocrisia della Chiesa (Milano, Rizzoli, 2016).
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di Don Krzysztof Charamsa >>> |
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