|
LA SVOLTA IMPERSONALE
romanzo di Marianna Faedda
ZONA 2012
pp. 116 - EURO 13
ISBN 978 88 6438 283 8
assaggia il libro, sfoglia il trailer
Ma la chiave era lì, insieme a me, la portavo nell'anima e non la vedevo. La sofferenza è, paradossalmente, quanto ci viene donato per ritrovarla. La tua anima ti ha donato l'opportunità del tuo riconoscimento. Hai intravisto le scintille della sua Luce nell'esplorazione brevissimadella dimensione a cui hai avuto accesso.Rivivendo il tradimento, tema irrisolto della tua vita ed il suo insopportabile dolore, l'ombra ha oscurato la Luce e la sofferenza ha prodotto la paralisi.
Tre donne e il loro vissuto, l'affermazione del prezioso significato di ciascuna esperienza che, attraverso una trama invisibile, dirige l'essere umano verso la sua personale Meta. Maria condurrà Monica ad ampliare il suo stato di coscienza - solo apparentemente assopito - mentre Cristina accompagnerà la protagonista a tracciare con sapiente e forte volontà il sentiero della sua missione nella vita. Un romanzo delicato e profondo, che si svolge in un tempo dilatato e dove i molti personaggi vengono alla luce con psicologica e incisiva efficacia descrittiva.
|
assaggia il libro, sfoglia il trailer |
cerca la libreria più vicina a casa tua |
acquista il libro online su IBS |
per ricevere il libro a casa tua |
contatta l'ufficio stampa |
|
|
|
Marianna Faedda
Vive e lavora nella provincia torinese come quadro direttivo in un'azienda di credito e come professional counselor in ambito privato.
|
|
|
Le parole di Gianni Vattimo dedicate al libro: "Romanzo delicato e profondo nel quale viene portata in superficie la valenza psicologica e spirituale delle vicende di ciascun personaggio; il dolore e la malinconia esistenziale investono il lettore e lo avvincono nella trama accompagnandolo fino alla sintesi finale e liberatoria".
Le parole di Vittorio Orsenigo dedicate al libro:
"Nel personaggio di Monica, per come ci appare dalle prime eccellenti mosse, affiora presto l'intenzione di munire l'esploratore narrativo di una dotazione solida, adatta alle sue finalità di esploratore che, in metafora, sarebbero solidi stivali, casco coloniale, carta geografica e, soprattutto, bussola. L'uscita di Aristotile nella prima pagina ne è la prova probante ma alla prosa dell'autrice non servono stampelle di quel genere, è abbastanza forte e ricca da poterne fare a meno. Le costruzioni sono mature e la voce dell'autrice, libera e di notevole freschezza, interviene su blocchi preconfezionati come la melanconia esistenziale; da un prodotto stimabile dell'industria culturale freudiana un getto creativo che ne supera la degna ma inerte valenza".
|
|