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LA SOLITUDINE DELLA CATTEDRA di Titti Follieri

LA SOLITUDINE DELLA CATTEDRA
memoir di Titti Follieri
ZONA 2013
pp. 134 - EURO 14
ISBN 978 88 6438 351 4

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Caro Michele,

nei miei ricordi il tuo nome è collegato a Venezia, alla città più richiesta per le gite di un giorno. (…) Eppure quell’anno tu ti sei perso da solo. (…) Ho dovuto tenere a bada la mia ansia che galoppava veloce, accompagnata dai sensi di colpa e dalle paure angoscianti che ti saltano addosso quando si deve fare una scelta difficile e non si ha scampo. Non posso aspettare. Ho un biglietto collettivo del treno; sono capogruppo di una quarantina di ragazzi e ragazze minorenni; ho una collega giovane che mi accompagna, un orario da rispettare. Il treno non ci aspetta. E tu Michele, manchi all’appello e quell’attesa dei minuti che non passano mai, diventa interminabile. (…) Ti sei perso. Hai perso il senso del tempo. (…) E mentre decido di smettere di aspettare perché non c’è più tempo, penso che hai fatto una scelta.


La solitudine della cattedra
è un memoir nato dall’esperienza di lavoro di un’insegnante di francese nella scuola media superiore. Può essere letto come un faro che illumina dall’interno alcune delle tante componenti della scuola: la complessità dell'insegnamento, gli ostacoli da affrontare per svolgere al meglio il proprio lavoro, il perenne confronto fra una scuola sostanzialmente statica e una società in continua trasformazione. Il fulcro del testo è la complessità della relazione che, sempre, s’instaura tra insegnante e studente e il modo in cui l’interrelazione modifica entrambi nello scambio, producendo una presa di coscienza dell'evoluzione di ognuno. La struttura epistolare, sotto forma di lettere indirizzate a singoli studenti, fa emergere la personalità di ognuno ma, pur nell’unicità del singolo, si possono riconoscere caratteri e comportamenti che appartengono a tutti. Affiorano così piccoli eventi e importanti scoperte, domande a cui si cerca, tutti insieme, di dare risposta, momenti di crisi e di complicità. Si svela, in trasparenza, la quotidianità delle tante ore trascorse insieme, che compongono un mosaico in grado di restituire la storia di una piccola comunità.

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Maria Antonietta (Titti) Follieri
Maria Antonietta (Titti) Follieri
(Foggia, 1950)

Nata a Foggia nel 1950, vive nella campagna fiorentina. Docente di lingua e letteratura francese, traduttrice e scrittrice, collabora a diverse riviste italiane - tra cui “Poesia”, “Il Ponte”, “Testuale”, “Le Reti di Dedalus” - e straniere con traduzioni, saggi, testi poetici e narrativi. Ha pubblicato le raccolte di versi Dell'amore il sogno (1980), Switmagma (Gazebo, 1985), Topologia di un mandala (Edizioni del Leone, 1991), il racconto Un arcobaleno (con il pittore Stefano Turrini, Morgana, 2000) e il romanzo La voce delle mani (Pendragon, 2003); la raccolta di racconti Piccoli smarrimenti quotidiani (ZONA, 2009). Ha curato e tradotto l'Antologia della poesia contemporanea del Québec (Crocetti Editore, 1999). Altri suoi scritti appaiono in numerosi volumi collettivi.

www.tittifollieri.it

 


Il libro La solitudine della cattedra
si è aggiudicato il terzo posto del Premio l'Iguana-Omaggio ad Anna Maria Ortese 2014 - Sezione Narrativa >>>
info >>>


Presentazioni

venerdì 5 febbraio 2016 - ore 17.30
FIRENZE - Coop
via Cimabue
con l'autrice, interviene Nadia Bassanase

mercoledì 25 febbraio, ore 17.30
AREZZO
Libreria Mondadori
(via Roma)
con l'autrice, intervengono
Prof. Alessandro Artini
e Prof.ssa Patrizia Fazzi

venerdì 7 novembre 2014, ore 17.30
FOGGIA
Fondazione Banca del Monte
Sala Rosa del vento
via Arpi 152
con l'autrice, intervengono
Prof. Saverio Russo, presidente della Fondazione Banca del Monte, e Liliana Di Ponte
letture dei testi a cura di Claudio Mione

venerdì 20 settembre 2014, ore 18.30
NARNI (Terni)
VII Festival Internazionale della letteratura-saggistica, filosofia-arte al femminile
Museo Eroli
via Aurelio Saffi
con l'autrice, interviene
Maria Ester Mastrogiovanni

lunedì 21 luglio 2014, ore 21.30
CASTELFIORENTINO (Firenze)
presso la Libreria della Festa dell'Unità
zona sportiva Castelfiorentino
interviene l'autrice >>>

sabato 15 febbraio 2014, ore 17.30
PADOVA
Libreria Pangea
via SS. Martino e Solferino 106
con l'autrice, intervengono
Laura Bettini e Paolo Peranzoni

venerdì 14 febbraio 2014, ore 17.30
VICENZA
Libreria Mondadori "Quarto potere"
contra' Pusterla 14
con l'autrice, interviene Aldo Giungi

sabato 18 gennaio 2014
EMPOLI
Auditorium di Palazzo Pretorio
Piazza Farinata degli Umberti
relatrice prof.ssa Franca Bellucci
interviene l'autrice

venerdì 20 dicembre 2013, ore 17.30
FIRENZE
Libreria delle Donne
Via Fiesolana 2/B
interviene l'autrice
in collaborazione con l'Associazione Fiesolana 2b

venerdì 13 dicembre 2013, ore 16.30
Bagnoli (NAPOLI)
Museo del Mare
Via di Pozzuoli 5
con l'autrice, intervengono:
Antonia Maria Casiello (Archivio Museo del Mare)
Irma Saccone (Associazione Amici del Museo
del Mare)
coordinano:
Antonio Mussari (Direttore del Museo del Mare)
Maria Antonietta Selvaggio (Università degli Studi di Salerno)

sabato 26 ottobre 2013, ore 17,30
SAN CASCIANO VAL DI PESA (FIRENZE)
Biblioteca Comunale
Via Roma 37
con l'autrice, interviene Nadia Bassanese

venerdì 18 ottobre 2013, ore 17,30
FIRENZE
Il Giardino dei Ciliegi
Via dell'Agnolo 5
con l'autrice,
interviene Maria Ester Mastrogiovanni >>>

lunedì 30 settembre 2013, ore 18
FIRENZE
Libreria Feltrinelli
Via dei Cerretani 30/32 R
con l'autrice, interviene Marta Baiardi >>>



Recensioni

La solitudine della cattedra. Un cuore che guarda alla cattedra
, di Patrizia Fazzi
Literary, 25 febbraio 2015
>>>

Quell'insegnante che non si dimentica
di Serena Fuart
serenafuart.over-blog.it, 16 settembre 2014
>>>

Titti Follieri, La solitudine della cattedra
di Rino Ermini
"Cenerentola" n. 169, giugno 2014
>>>
>>>

L'etica della vita in una narrazione
di Titti Follieri,
di Silvana Folliero
"I Fiori del male" - Quaderno trimestrale
di poesia, cultura letteraria e arte
n. 58, maggio-agosto 2014
>>>

Tra banchi e corridoi,
di Liliana Di Ponte
"Libere Recensioni", 7 dicembre 2013 >>>

Un'affollata solitudine,
di Barbara de Miro d’Ajeta
"LUD - Libera Università delle Donne"
23 ottobre 2013
"Dalla memoria di un’insegnante partecipe
a trecentosessanta gradi dell’esperienza di docente di lingua francese nei licei piovono queste lettere, messaggi nella bottiglia, in cui sono ricordati con affetto trentanove alunni e più, poiché una lettera è rivolta a un’intera classe
del 1983. L’autrice, Titti Follieri, nata nel 1950
a Foggia e migrata giovanissima a Firenze prima per frequentare l’Università e poi per insegnare, ora in pensione, continua a impegnarsi per i suoi studenti, producendo una testimonianza sulla scuola del tutto positiva.
I ragazzi e le ragazze sono ricordati uno per uno in questo libro, La solitudine della cattedra, con le loro problematiche individuali, le loro fisionomie, e, per quanto l’autrice ci faccia partecipare a momenti critici, impegnativi, della docenza, in cui si è inequivocabilmente soli, verrebbe da rilevare che questa professoressa non è mai stata sola, ma sempre in compagnia dei suoi alunni, che le hanno lasciato un segno e da cui lei ha ricevuto un segno indelebile, poiché essi profumano queste pagine di giovinezza e di vitalità. I ragazzi hanno avuto problemi alle volte di difficile soluzione, ma la loro esperienza è stata sempre rivolta verso la positività. Affrontando le difficoltà e le fatiche cui la burocrazia sottopone i più volenterosi insegnanti e superandole con grande impegno, questa docente ha accompagnato i suoi studenti a girare il mondo, conducendoli
a Rennes, a Rouen, a Parigi, a Montpellier
e perfino nella lontanissima Seattle, pur di farli maturare con esperienze internazionali.
Abituati come siamo a vedere l’istruzione media superiore navigare fra scogli impervi e dibattersi fra problemi economici, compreso quello della disincentivazione del lavoro degli insegnanti, penalizzati da compensi inferiori a quelli della media europea, questa carrellata sui trent’anni
di insegnamento di Titti Follieri ci incoraggia
a credere nella scuola, documentando
un impegno vigile anche sulla psiche dei giovanissimi. Questo libro descrive anche
un felice intreccio dell’esperienza dell’insegnamento con elementi autobiografici
e con letture incisive ed epocali, proposte agli alunni per tenerli informati sulle tematiche più attuali.
Ad attestare la sensibilità e l’umanità della docente cito l’inizio della prima lettera immaginaria, emblematica dell’amore che circola in tutto il libro: 'Caro Carlo, tu sei stato un allievo speciale per tante ragioni. La tua condizione
di portatore di handicap ti teneva immobilizzato su una sedia a rotelle: non parlavi, non muovevi nessun arto, ma in quel corpo gracile avevi la capacità di guardare ogni cosa con i tuoi  grandi occhi color del cielo'”.


A lezione di memoria insieme a Titti Follieri
"la Repubblica", 29 settembre 2013 >>>

 
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