ALLA RICERCA DELLA LETTERA D
di Rolando Perri
ZONA Contemporanea 2015
pp. 202 - EURO 16
ISBN 978 88 6438 545 7

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Ilda non aveva aperto e iniziato a sfogliare ancora l’abbecedario dell’amore. Idealmente e figurativamente era lì a portata di mano, ma non c’era stato il tempo per aprirlo e consultarne le prime voci, le definizioni più pregnanti, i suggerimenti più richiesti, le mappe da seguire per percorrere interamente la via dei sentimenti. Forse non ne aveva voglia o, più verosimilmente, non c’erano stati i presupposti per farlo. Difatti, Ilda non poteva ascrivere a sé, a qualche rimembranza o a ricordi isolati di aver avuto un corteggiamento da parte dell’altro genere, di aver amoreggiato soltanto con un uomo della sua età o con più anni dei suoi. Ella aveva dimorato a lungo in una serra di sentimenti ancora non sbocciati, di tenere piante e di virgulti lì inseminati nel terreno, che aspettavano di essere innaffiati per non inaridire, prendere forza ed energia dal florido humus e svilupparsi in altezza.
Le tamerici del sentimento erano state piantate nel prato dell’amore e attendevano la buona stagione per esplodere nella loro vitalità e nel vigore tutto declinato al femminile.

Il focus retrospettivo della narrazione prende le mosse e si dispiega
da uno scorcio del ventennio del secolo scorso, in uno spaccato storico e sociale in divenire a partire dalla caduta del Fascismo fino ai mitici anni Sessanta inoltrati. È la vita, alquanto sfaccettata e movimentata, di un nucleo familiare di quattro persone, incasellata in una realtà periferica,
ma non per questo emarginata, anzi, microcosmo di grandi avvenimenti
e popolata da gente alla spasmodica ricerca di una identità e di un ruolo nuovo, dominante nel panorama sociale di quell’epoca. Tutta caratterizzata da profonde mutazioni genetiche, avvenute nella società italiana di allora fino a dilatarsi nella complessità e sulla conflittualità generazionale e ideologica in ambito familiare e comunitario. In quel contesto - Talmonto e Zubrai,
un piccolo borgo presepiale il primo,
e una città di provincia la seconda, scaturigine fantasiosa nella loro accezione nominale, e soltanto in quella - si consuma la diatriba tra padre e figlio, Berto e Edo Roboris.
Un contrasto atipico, non connotato dalle solite prospettive diversificate
e divergenti, legate alle differenze e alle specificità generazionali, bensì come gesto di libertà individualistico, azionato su un terreno nuovo, sdrucciolevole e poco esplorato -
in un romanzo storico, intimistico e formativo - della ideologia politica imperante al suo declino per essere bypassata dall’onda lunga del nuovismo, in parte, acritico e invasivo. Il vecchio, che si spegne causticamente sulle macerie in fumo del regime al suo tragico epilogo,
e il nuovo, che avanza, altresì foriero di cambiamenti autentici solo
in apparenza nella condotta delle persone.

Rolando Perri

Di origini calabresi, parte attiva del Movimento Studentesco del ’68,
si laurea in Lettere all’Università degli Studi di Messina, allievo della poetessa Maria Luisa Spaziani
e dello storico Paolo Alatri, con specializzazione in ambito delle tematiche afferenti all’età adolescenziale e al disadattamento giovanile, in chiave auxologica e psicologica.
Dirigente scolastico, formatore sui temi dell’autonomia, innovatore e sperimentatore ottiene, nel 2003,
un alto riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione
per la realizzazione di nuove pratiche didattiche, con un team scelto di docenti, nell’istituto superiore
da lui diretto.
Collabora nel campo specifico delle problematiche scolastiche con
la rivista Scuola & Amministrazione.
Cultore e studioso riconosciuto di
don Lorenzo Milani, socio onorario del Centro di Documentazione e Ricerca Don Lorenzo Milani-Scuola di Barbiana a Vicchio (Firenze), pubblica due saggi - Sulle tracce di Barbiana verso la scuola autonoma (Edizioni Tierre, 2004) e Presenze femminili nella vita di don Lorenzo Milani. Tra misoginia e femminismo ante litteram (S.E.F., 2009) - sulla figura del prete fiorentino e sulle sue idee educative. Dà alle stampe due romanzi di formazione - Gocce di rugiada d’amore rubate al tempo (Aletti Editore, 2012) e Il salice ridente (I libri di Emil, 2013) - ambientati negli anni Cinquanta e Sessanta.
Ottiene con le sue opere molteplici premi di classifica nei primi tre posti
di concorsi letterari nazionali e internazionali, oltre che diversi diplomi di merito, menzioni e segnalazioni
un po’ dappertutto nelle varie regioni italiane.

Il romanzo Alla ricerca della lettera D si è aggiudicato i seguenti riconoscimenti:
Vincitore II Edizione Premio nazionale e Internazionale "Vinceremo le malattie gravi" -
sezione Narrativa inedita

Vincitore II Edizione Premio nazionale Lettere, Arte e Scienza - sezione
Narrativa Inedita

Secondo classificato IV Edizione Premio letterario nazionale di Calabria e Basilicata “Lorenzo Calogero” - sezione Narrativa Inedita

Premio di merito IV Edizione Premio letterario internazionale Montefiore - sezione Narrativa Inedita

Finalista con menzione d'onore II Edizione Premio letterario nazionale “Memorial Vallavanti Rondoni” - sezione Narrativa inedita

Finalista con segnalazione di merito III Edizione Concorso letterario “Caterina Martinelli” - sezione Narrativa inedita

Finalista III Edizione Premio letterario nazionale "Il Murgo Gioiosano" - Finalista sezione
Narrativa inedita