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UNA VITA NORMALE
romanzo di Sara Emma Calvitto
ZONA Contemporanea 2019
libro pp. 150 - EURO 18
ISBN 9788864388588
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Il crollo di Lehman Brothers, nel 2008, si fa sentire anche a distanza, perfino nel piccolo centro di Belluggio, alle porte di Milano. Viola è una liceale alienata e quasi senza amici. Suo padre, proprio a causa del fallimento della banca americana, rischia di perdere il lavoro e insieme ad altri inizia una protesta lunga mesi sui tetti dell’azienda. La sua insegnante di storia, alle prese con un matrimonio infelice, allaccia una relazione con un suo compagno di classe. Tutti vorrebbero vivere una vita normale, una vita qualunque, in questa storia, ma il vento della crisi li piega tutti: Viola, che vorrebbe solo farsi accettare e sentirsi amata; suo padre, che vorrebbe solo difendere il proprio lavoro e la sicurezza della famiglia; la professoressa, che vorrebbe la solidità di un matrimonio borghese, ma finisce a letto con un ragazzo appena maggiorenne...
I lavoratori erano in pianta stabile davanti ai cancelli dell’azienda. Si erano organizzati con baracchini, striscioni e volantini. C’era un viavai di addetti ai lavori: sindacalisti, giornalisti perlopiù locali, i familiari dei futuri disoccupati. Il primo giorno di sciopero c’erano anche alcune televisioni locali e un nutrito gruppo di poliziotti in assetto antisommossa. Era chiaro a tutti però, perfino a Viola, che la società non veniva raggiunta da quella protesta ai margini della vita di Belluggio. Chi ci andava lì? Chi leggeva i volantini? Al massimo qualche macchina accostava per chiedere “Per cosa scioperate?”.
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