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RACCONTI DELL'ALBERO ROSSO
racconti di Massimiliano Russo
ZONA 2011
pp. 90 - EURO 10
ISBN 978 88 6438 180 0
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Philip non aveva mai avuto a che fare, lì, la spiaggia, lo fece incontrare con una bambina, Julie. Era stato sempre bravo a capire, infatti riusciva a sentire quello che la bambina non sentiva per colpa di quello che la riempiva, e Philip sapeva che era quello che a lui mancava e che desiderava conoscere fino in fondo. Guardava la compattezza e la completezza nel petto di Julie, la immaginava vera come quello che avrebbe dovuto essere suo rendendo la sua vita meno strana, più godibile e più credibile.
Si accorse anche del contrario, della finta competenza nell'essere umano e della vita di Julie, e per la prima volta forse in verità Philip sentì. Guardò Julie, la volle accarezzare e subito dopo non tardò ad attaccare, nell'unico punto e nell'unico modo che con una come lei poteva funzionare. Philip riconobbe il suo cuore, nel corpo di Julie, palpitare il desiderio di salvarla e danzare un ballo confidente in un paese lontano, per lei lo volle spezzare, tutto quel dolore stava per finire, uno nuovo stava per cominciare lasciando spazio a emozioni per lei solo nuove da provare.
Le storie nascono dalla loro negazione e questo fa di loro l'aspirazione a diventare tali. A volte ripetendosi rimangono tali e quali, difendendo i loro difetti, tramutandoli in virtù. Altre no, si perdono trovandosi altre. Gli ascoltatori sono gli stessi cantori e fra loro cantano scompiglio. I veri, non lo sono per niente e si annoiano a farlo eliminando, finalmente, la barriera fra mittente e destinatario.
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