QUANDO IL JAZZ CREA PAROLE
di Mario Parodi

ZONA 2012
pp. 120 - EURO 13
ISBN 978 88 6438 279 1

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Sarà complicato telefonarti il 21 dicembre. Troppe interferenze connaturate con la Trascendenza. Per noi, che abitiamo la dignitosa fragilità del Tempo,domande senza risposta,ferite difficili da cicatrizzarsi. Per te, di casa nell'Infinito, tutto, il Tutto è splendida normalità.

In questa sua opera, di sicuro la penultima, l'autore mette insieme jazz (l'amato jazz), poesia (l'amata poesia) e pittura (l'amata pittura). Un libro dai tanti suoni, mai striduli o discordi. Un libro di ricami e di richiami, di immagini sospese, di ritorni. Scrive bene, Parodi: giocando con metafore e aggettivi, frammenti e bagliori. Egli è, per davvero, “un osservatore ingordo” che ben conosce “l'alfabeto del viandante”.
(dalla prefazione di Darwin Pastorin)

Un'operazione creativa che mette insieme tre linguaggi: quello del jazz, quello della poesia e quello dell'arte. Mario Parodi ci propone tre differenti itinerari attorno a una sua play list. Alla storia del brano, o del musicista che l'ha composto - e sono per l'esattezza 50 - si associano quadri d'artista e poesie ch'egli stesso ha scritto, sull'onda del mood di volta in volta diverso della sua curiosità, e della musica che l'accompagna. Mario Parodi, grande appassionato di jazz, ha voluto coniugare questa forma musicale con poesia e pittura. Un brano musicale – tratto da un'antologia che spazia con pari dignità dall'artista internazionale a quello locale - dà avvio al suo percorso poetico-pittorico. Un modo per avvicinare mondi affini e per suscitare interessi paralleli.
(dalla postfazione di Fulvio Albano)

Presentazioni del libro:

sabato 13 ottobre, ore 17,30
BUCINE (Ar), Atelier Canard
Via della Stazione, 10
con la partecipazione di
Monica Barghini - voce
Francesca Merli - Voce
Alberto Aldinucci - sax
Elisa Tasselli - piano
Maurizio Boncompagni - batteria