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PASSI SPARSI
Versi e prose viandanti
di
Stefano Palladini
con una nota di Vanni Pierini
ZONA Contemporanea 2018
libro pp. 160 - EURO 16
ISBN 9788864387239
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Saranno irripetibili emozioni,
saranno canzoni.
Cantate con il tono che ci vuole,
saranno dolci parole.
E pietre trovate in fondo al mare,
saranno fanfare.
Che suonano marcette entusiasmanti,
saranno stelle filanti.
Sarà, sarà la pace
o una guerra senza armi.
L'infaticabile Stefano Palladini ha certamente trovato nella scrittura un'altra vocazione artistica, dopo quelle della musica e della canzone, vista la prolifica produzione di poesie e soprattutto memoir degli ultimi anni. In questo suo ultimo libro - Passi sparsi. Versi e prose viandanti (pp. 158, ZONA Contemporanea) - poesie e canzoni si alternano a prose lievi e asciutte, come nel suo stile, come altri tasselli che vanno a comporre la sua amplissima biografia d'uomo e d'artista. La forza della scrittura di Stefano Palladini riguarda soprattutto le cose e le circostanze "minute" della vita quotidiana: quelle nelle quali i gesti e le parole assumono una inequivocabile disposizione etica e un valore squisitamente umano.
" La prima cosa che si nota leggendo questo lavoro è la spia che lampeggia a intermittenza, dall'inizio alla fine: si tratta della poesia. Trentadue poesie – circa un terzo delle pagine – sono molto più di una trovata estemporanea, o di una guarnizione ornamentale: da una parte costituiscono l'ordito della tramatura labirintica (a volte persino erratica) dei “passi sparsi”, dall'altra reclamano anche una lettura autonoma, interna al codice linguistico specifico della poesia. L'autore per primo ha ben presente il problema, e lo interpreta, lo risolve (come sempre fa) in modo diretto, semplice e al tempo stesso arditamente assertivo: “Prosa oggettiva e poesia soggettiva. Finora ho rispettato questa fondamentale distinzione. Ma in questo momento sento il bisogno di raccogliermi a pensare, quindi aumenta lo spazio per la poesia”.
(dalla nota di Vanni Pierini) |