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ORA CHE ANCHE LOU
È MORTO
di Stefano Palladini
ZONA Contemporanea 2015
pp. 190 - EURO 16
ISBN 978 88 6438 544 0
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Oggi, 24 aprile 2014, mancano dodici giorni al compimento del mio sessantottesimo compleanno. Vale a dire che sono a due anni dai settanta che costituiscono una cifra importante.
Lou Reed cui si accenna nel titolo era uno dei miei idoli musicali. L’ho seguito sin dai primi anni settanta e ho condiviso il suo amore per il rock e la poesia. Uno dei suoi ultimi album era dedicato a Edgar Allan Poe. Non credo che siamo stati in molti ad apprezzarlo. Mentre scrivo c’è il TG3, con i guai del governo Renzi (rimediabili), la chiusura della Lucchini di Piombino (un simbolo della bellissima cittadina), i sondaggi che vedono il Pd in testa. Il 25 maggio ci saranno le europee, sono molto importanti e misureranno i risultati conseguiti da Renzi. A proposito di Renzi, mi convince sempre di più. Forse abbiamo trovato l’uomo che ci farà transitare in questo scorcio di tempo senza subire danni anzi guadagnando consensi.
Stefano Palladini conferma, in questo nuovo libro, tutta la sua sensibilità di scrittore e artista, che gli permette di scrivere di se stesso e allo stesso tempo di tutti noi. Una scrittura intensa, che riverbera i temi cari all’autore - la riflessione sul presente, sulla morte, la gioia delle cose, la voglia di suonare e scrivere - e laddove traspare la nostalgia c’è sempre una grande lucidità di pensiero e scrittura che ci riporta al qui e ora, al presente della nostra vita, quasi a voler esortare ogni lettore a vivere adesso, con le cose che si hanno, con amore e passione. Palladini dice, della sua scrittura: "Le mie trame sono la vita di tutti i giorni. Cercando di coglierne l’essenza e riportandola al lettore". È una dichiarazione di metodo e di poetica, è la forma perfetta del memoir, con cui Palladini si cimenta da alcuni anni con grazia e destrezza. |
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Stefano Palladini
(Roma, 1946) esordisce al Folkstudio di Roma e pubblica due album da solista - La vita dell’omo e Ben venga maggio - e quattro con l’amico Nazario 'Zazà' Gargano: La stanza della musica, Poesia in musica, L’anima sarà semplice com’era, Il poeta nascosto.
Musicista e cantante, si è rivolto soprattutto alla poesia e alla messa in musica di alcuni testi di poeti della grande tradizione italiana.
Ben venga maggio - il suo brano più noto - è tratto da una lirica di Poliziano. Per ZONA ha pubblicato la raccolta di poesie Di ritorno (2005)
e i memoir Volantinaggio (2007), Ballate con noi (2009), Canzoni usate (2011), Confidandomi con la notte (2011), Personaggi e interpreti (2012), Daniela (2012) e Fino a quando (2013). |
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Presentazioni
venerdì 19 giugno 2015, ore 18
ROMA
Libreria Odradek
via dei Banchi Vecchi 57
interviene l'autore
a seguire, concerto de La Stanza della Musica
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