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NON FARMI MORIRE
romanzo di Nicoletta Betti
ZONA 2013
pp. 92 - EURO 11
ISBN 978 88 6438 360 6
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«Li conosci quelli che giocano a carte? Sono di Averara, Santa Brigida, Mezzoldo!»
Adesso i clienti del bar sono diventati tutti di questi tre paesi, quelli che vediamo in lontananza, quando andiamo
a mangiare il gelato.
I paesi dei tuoi antenati, quelli che ti hanno salvato da piccolo.
Confondi le facce, le persone.
È il periodo delle somiglianze…
Quando guardi la televisione, o sfogli delle riviste, ci sono tanti che hai conosciuto e nella confusione della tua mente sono «Tutti passati di qua anni fa».
Non farmi morire è un romanzo in parte autobiografico. L’ispirazione nasce dalla sopravvenuta perdita di memoria del padre dell'autrice. Il filo conduttore è, alla luce della malattia, il ripensamento del rapporto padre-figlia, attraverso il grande viaggio che è dentro tutti noi. Fa da sfondo all’intrecciarsi delle vicende la realtà della Valle Brembana. Crocevia dell'intero romanzo è l'albergo di famiglia (albergo dell’800 con denominazione storica), luogo di incontri fugaci, di amicizie durature,
di incomprensioni e di drammi umani lungo il tempo di varie generazioni.
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Nicoletta Betti
È nata a Piazza Brembana in provincia di Bergamo.
Diplomata, ha collaborato negli anni ’80 al quotidiano "Bergamo Oggi".
Ha frequentato negli anni ’90 il primo corso di scrittura della "Scuola Holden” a Torino.
Non farmi morire è il suo primo romanzo.
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Recensioni
Nel nome del padre una storia poetica
fra il bar e il paese, di Paolo Aresi
«L'Eco di Bergamo», 30 agosto 2013 >>>
Presentazioni
sabato 3 agosto, ore 20,45
PIAZZA BREMBANA (BERGAMO)
Sala Polivalente comunale
Via Roma 12
con l'autrice, intervengono:
Michele Iagulli
Maurizio Cotronea
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