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INTRIGO ROSSO
Caccia al memoriale di Aldo Moro
romanzo di Alberto Garbellini
pp. 256 - EURO 18
ISBN 978 88 6438 542 6
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I suoi occhi si soffermarono su “Cara Noretta” la celebre frase rivolta da Moro alla moglie pochi giorni prima di essere giustiziato dalle Br. Provò una forte commozione, e rabbia. Tanta rabbia perché anche quegli intimi ultimi momenti di vita di Aldo Moro erano stati violati. Lui stesso si stava macchiando di quella intrusione, una sensazione di amarezza lo pervase. Poi pensò che rendere pubblico il torto, l’ingiustizia, il sacrificio che Moro aveva dovuto subire, fosse il modo migliore che aveva, in quanto giornalista, per risarcirlo almeno in parte. Sfogliò altre pagine, ma un assordante concerto di clacson lo riportò alla realtà. Il suo taxi era fermo, una lunga fila di auto attendeva in sosta davanti a un semaforo che in lontananza brillava
di rosso.
Guardò dietro. Vide la donna con i capelli scuri che scendeva dal taxi. Sospettò che intendesse raggiungerlo a piedi. Le auto erano tutte ferme.
Fu colto dal panico, cosa fare? Scappare. Ancora.
Il blitz dei carabinieri dopo una complessa indagine, l’arresto di tre importanti brigatisti rossi, un mistero che rimane inviolato. Poi un salto di trent’anni, quando un giornalista indaga sui centri sociali dove sono stati rinvenuti volantini che incitano alla lotta armata. In un appartamento di Firenze, intanto, si progetta la riunificazione di tutti i gruppi del terrorismo di sinistra sotto un’unica sigla. Quella delle Brigate rosse. Saverio Corsi, cronista di «Orizzonte», è impegnato in quella che sembra una difficile inchiesta sul mondo dell’eversione degli anni 2000. Ma poi tutto si complica e il vero protagonista della storia diventa un memoriale scomparso da oltre trent'anni, un memoriale capace di svelare i segreti del più clamoroso fatto di terrorismo del Dopoguerra: il sequestro di Aldo Moro. E così mentre il memoriale diventa il filo rosso che potrebbe unire vecchie e nuove Br, conservato come un’arma segreta dagli estremisti più irriducibili, Corsi si ritrova invischiato in operazioni di polizia, costretto a un pericoloso doppio gioco, in bilico fra caccia allo scoop e vecchi “fantasmi del passato”. Una lunga e articolata pista d’indagine porterà il giornalista a ripercorrere le tracce delle lettere originali scritte da Moro nella prigione del popolo. Una scia che va dalla Toscana alla costa campana, per passare attraverso la Svizzera e finire poi a Parigi, dove ex terroristi del passato nascondono segreti ancora inviolati.
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