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CONFIDANDOMI CON LA NOTTE
di Stefano Palladini
ZONA 2011
pp. 244 - EURO 18
ISBN 978 88 6438 190 9
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di Gianclaudio Lopez
Sto riflettendo in questi giorni sull'ineluttabilità della morte e sul come la morte ci privi quasi completamente delle persone che amiamo. Scrivo “quasi” perché ci resta il ricordo, quello non ce lo può togliere nessuno. Sul mio tavolo da lavoro ho due foto di Daniela, mia sorella morta nel 2003. La scelta è stata quasi casuale ma è importante che le foto ci siano. A volte servono ad indirizzare il mio pensiero verso di lei. Chiederle un parere, immaginare una risposta. Se mi sforzo sento anche la sua voce. Passavamo ore al telefono. Ancora adesso la mattina mi viene da telefonarle e poi mi rendo conto che non è più possibile e mi viene una rabbia e un sentimento d'impotenza. Sono passati sei anni da quando Daniela se n'è andata e per me non è abbastanza per dimenticarla.
"Ho da pensare a mamma, figli, musica e scrittura" - ci confessa Stefano - senza dimenticare la squadra del cuore il cui andamento influisce non poco sul suo umore. E uno potrebbe chiedersi brutalmente come e perché le cronache dolciamare di un divoratore di pizze e di film e di sport dovrebbero toccarci. Semplicemente perché non sono tanto i contenuti singoli di questi dialoghi notturni con se stesso a fare la qualità di questo testo, bensì il modo in cui il segreto confliggere degli affanni, di petrarchesca memoria, (...) viene immesso e alimentato dalla cronaca di un uomo maturo, della sua famiglia, delle sue passioni e di un intero paese.
Così le cronachette politiche, (accorate, ma meno felici, anche per il loro squallore a fronte della passione dell'idealista) si giustappongono e intrecciano con le più intense cronache familiari e le più libere cronache dei pensieri che frullano per la testa.
Ma tutti questi pensieri e queste cronache hanno un qualche centro, un nodo un centro di gravità pratico e emotivo, un interlocutore ideale che prevalga sugli altri?
(...) Alla fine Stefano ci chiede indirettamente se ci siamo accorti della tanta fatica nascosta dietro queste pagine apparentemente facili e scorrevoli (dalla Prefazione di Gianclaudio Lopez).
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Stefano Palladini
(Roma, 1946)
Cantautore, dopo l'esordio al Folkstudio di Roma, ha pubblicato due album da solista - La vita dell'omo e Ben venga maggio - e quattro con l'amico Nazario 'Zazà' Gargano: La stanza della musica, Poesia in musica, L'anima sarà semplice com'era, Il poeta nascosto. Il suo lavoro di musicista e cantante si è rivolto soprattutto alla poesia e alla messa in musica di alcuni testi di poeti della grande tradizione italiana. Ben venga maggio è il suo brano più noto, tratto da una lirica di Poliziano, e molto apprezzato è il suo lavoro musicale sulle poesie di Giuseppe Gioacchino Belli. Per ZONA ha pubblicato il libro di poesie Di ritorno (2005) e i memoir Volantinaggio (2007), Ballate con noi (2009) e Canzoni usate (2010). |
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