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CHE MI LASCINO IN PACE
(alle pressioni telepatiche)
di Milena Auretta Rosso
ZONA 2010
pp. 118 - EURO 13
ISBN 978 88 6438 173 2
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...Credo, piuttosto, per la speciale “figura” di Caravaggio.
Non è un Michelangelo Buonarroti, con il suo Gerolamo Savonarola, così stretto.
E' una persona tra il bene ed il male, con un male tanto avvinghiato, da portarlo, non solo all'omicidio, ma ad una morte violenta.
Un uomo al servizio della Chiesa, che canta con il suo pennello, i misteri della cristianità.
Una confusione tra il bene ed il male.
In questi tempi, in cui la telepatia domina la nostra vita, la vita di noi piccoli, intendo, in cui vi è qualche bagliore, come la pittura Caravaggesca, dove ci appare che i grandi hanno paura della telepatia.
Un bagliore subito coperto dallo scuro, dal nostro scuro, che vogliamo mettervi sopra, non vogliamo sapere, ci squassa.
E' una raccolta di riflessioni, su vari argomenti.
E' difficile presentare il libro, perché in realtà mi sono presentata io, ed io sono ormai lontana dal libro, sono qui, circondata da voci giudici, che giudicano impossibile parlare di un fatto in fondo così banale, la telepatia.
E' sul lato oscuro delle cose, forse.
Non amo l'oscuro delle cose, l'oscuro della notte certo, mi attornia,è vellutato, amo l'oscuro della notte, ma l'oscuro delle cose non l'amo.
I miei studi, il mio carattere, non amo l'oscuro interno, interno a noi, fa diventare enormi piccole ombre.
Cancelliamolo insieme.
Milena Auretta Rosso
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