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11 APOSTOLI
Poesie sul calcio
di Pasquale Vitagliano
prefazione di Francesco Forlani
ZONA 2016
pp. 32 - EURO 8
ISBN 978 88 6438 672 0
immagine di copertina Mimmo Tricarico
Al processo lo dicevano
che la palla è tonda
che ogni partita è a sé
che il campo è neutro.
Allora l’arbitro era nero,
nera la notte di Hegel,
nessun altro colore se non
le casacche in campo.
Adesso che anche tu
fai la partita e te la giochi
la palla sembra pilotata.
Così appaiono guidati
i palloni sempre meno tondi
da un qualche dio intercettabile.
"Le poesie di Pasquale Vitagliano sono senza riserve – come il calcio di una volta che costrinse per questo Beckenbauer a giocare con un braccio rotto – e in un ritmo naturale, appassionato – lo stesso che incede con l'elenco dei giocatori recitato dagli altoparlanti in uno stadio – moltiplica un solo punto di vista in undici diversi ruoli, paesaggi, voci. Non è possibile sapere in anticipo – tanto meno ora – se la sua è una poesia a zona o a uomo, se premia la poesia poesia – con i suoi repentini cambi di ritmo – o la prosa poetica dei marciatori.
Se il calcio – ma andrebbe detto lo sport in generale – è un fatto religioso – e dunque filosofico – perché si gioca a undici e non a dodici? Come gli apostoli? Forse perché come nella partita dei filosofi "giocata" dai Monty Pyton – in cui la terna arbitrale è composta da santi – una qualche casacca nera ha deciso di tenere fuori Giuda, ma sappiamo che non è così. Ci piace invece pensare che il dodicesimo sia davvero lo spettatore, colui che guarda e sempre per rimanere nel campo delle analogie tutti sappiamo che la partita della poesia, senza il dodicesimo uomo, che è il lettore, sarebbe non solo impossibile giocarla ma profondamente inutile".
(dalla prefazione di Francesco Forlani, scrittore e calciatore della Nazionale Italiana Scrittori)
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Pasquale Vitagliano
E' nato a Lecce e vive a Terlizzi, in provincia di Bari. Lavora nella Giustizia, è giornalista e critico letterario per riviste locali e nazionali. Ha pubblicato le sillogi Amnesie amniotiche (Lietocolle, 2009), Il cibo senza nome (Lietocolle, 2011), il romanzo Volevamo essere statue (Sottovoce, 2012) e le raccolte poetiche Come i corpi le cose (Lietocolle, 2013) e Habeas corpus (ZONA Contemporanea, 2016). Suoi scritti sono presenti in diverse antologie. |
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